COMENCINI Luigi (1916–2007)

Dans ce courrier, Comencini s’excuse de n’avoir pu revoir Berutti, évoque un rendez-vous manqué à Rome et le plaisir de leur échange amical, plein de clins d’œil cinéphiles (« Preston Sturges, ecc. »). Avec humour, il promet d’offrir une montre en or à chaque citation de son nom dans la presse. Il termine par une demande confidentielle d’envoyer un document à l’écrivain Giuseppe Marotta à Gênes — ce qui témoigne de ses réseaux littéraires et professionnels très actifs.

Une pièce manuscrite chaleureuse, révélant la verve et la complicité de Comencini avec les critiques, bien avant ses grands succès cinématographiques (Pane, amore e fantasia sortira en 1953).

Parfaitement conservée, cette lettre constitue un témoignage exceptionnel du lien entre presse et création dans l’Italie d’après-guerre.

📘 Informations complémentaires : Mario Berutti

Mario Berutti (1911–1997) fut un critique de cinéma influent, actif dans les années 1940-1960. Il collabora à divers journaux et revues, notamment Cinema Nuovo et Filmcritica, et a souvent soutenu les jeunes cinéastes néoréalistes. Son lien avec Comencini est attesté par plusieurs échanges documentés et des critiques bienveillantes sur ses premiers films.

VERSIONE ITALIANA QUI SOTTO

Lettera dattiloscritta firmata da Luigi Comencini – Roma, 4 aprile 1950
Formato in-quarto (21 x 28,7 cm)
Lettera in italiano con firma autografa a inchiostro nero “Luigi” e annotazione manoscritta “Comencini” in blu

Rara e affascinante lettera dattiloscritta firmata da Luigi Comencini (1916–2007), maestro del cinema italiano, tra i fondatori della Cineteca Italiana e figura centrale della commedia all’italiana. Scritta a Roma il 4 aprile 1950, la lettera è indirizzata al critico e giornalista cinematografico Mario Berutti, importante figura del panorama culturale italiano del dopoguerra.

Nel testo, Comencini si scusa per non essersi fatto vivo, accennando a un incontro mancato e a una discussione che ha "fatto volare il tempo". Il tono è amichevole, confidenziale e ricco di ironia cinefila — con riferimenti a Preston Sturges —, e culmina in una battuta affettuosa: “Verrà il giorno in cui potrò regalarti un orologio d’oro ogni volta che citi il mio nome sul giornale!”.

Segue una richiesta riservata: spedire con urgenza un documento all’indirizzo genovese dello scrittore Giuseppe Marotta, noto solo al destinatario. Questa menzione discreta rivela le connessioni letterarie e artistiche di Comencini all’inizio della sua carriera cinematografica.

Documento ben conservato, raro e ricco di umanità, che testimonia la vivacità intellettuale e relazionale del giovane regista, pochi anni prima del suo primo grande successo con Pane, amore e fantasia (1953).

ENGLISH VERSION BELOW

📘 Nota su Mario Berutti

Mario Berutti (1911–1997) fu un critico cinematografico influente, collaboratore di Cinema Nuovo, Filmcritica e altre riviste del secondo dopoguerra. Sensibile al linguaggio del neorealismo e vicino ai nuovi autori, sostenne le opere prime di registi come Comencini, Zampa e De Sica. Il loro rapporto epistolare testimonia un’amicizia fondata sulla stima e sulla comune passione per il cinema.